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Visualizzazione dei post da dicembre, 2025
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Sassi Lo vedo ogni giorno sulla libreria quando alzo gli occhi dal computer . Me lo diede una   vecchina che, in un villaggio arroccato tra le pietraie a pochi passi dal valico sull’Atlante, riuscì a vendermi quel  sasso . Volevamo raggiungere il Sahara , superando l’Atlante. Poco prima del valico, l’autista dovette fermarsi per dare fiato al motore sfiancato dalla salita.  C’è un  caffè , dove potete bere qualcosa - ci disse indicando una porta.  Escludendo l’acqua, assolutamente da evitare a meno che, proprio sotto ai nostri occhi, non ne venisse aperta una bottiglia sigillata, si poteva scegliere tra un caffè bollito nel pentolino, col metodo che un tempo da noi si diceva alla  turca , oppure un the alla menta, sempre preparato con l’acqua bollita sulla stufa la cui fiamma stemperava l’aria fredda del locale.  A fianco del caffè si apriva una botteguccia, che serviva i cinquanta o cento abitanti del villaggio. Attraverso i vetri della porta, vidi al...
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  La via del Supramonte 7 - A pesca Per raggiungere, a piedi, il nostro sito di ricerca a Sas Baddes , si attraversava un luogo pianeggiante e sassoso dove spesso, in primavera, scorreva, gorgogliando, un ruscello.   Ci vengono a bere tutte le bestie di qua - mi raccontava Zio Archa - è una benedizione anche per noi! È acqua fresca e pulita … viene da lì … - diceva indicandomi la torre del Monte Novo San Giovanni che dominava tutta la foresta.   Mi piaceva andare fin lì tra un ciclo di misure e il successivo. Mi inginocchiavo tra i sassi e bevevo lunghe sorsate d’acqua fresca, che tanto mi ricordava quella delle Dolomiti, dove mai avevo patito la sete. Un paio di volte m’ero anche spogliato per lavarmi come mai avrei potuto fare durante l’estate e l’autunno, su al Supramonte. Lo faccio anch’io - disse una volta il vecchio pastore materializzandosi all’improvviso alle mie spalle - lo fanno anche i maiali e i cinghiali, ai quali piace tenersi puliti. Una volta c’erano anche...