Marinaio 


È venuto dalla Corsica. Ripescato con fatica dal mare, tra i frangenti sugli scogli.

È arrivato in auto; non so proprio come siano riusciti ad infilarlo nel bagagliaio e a sistemarlo tra le valige. 

S’è acclimatato nel mio giardino. Un anno intero di pioggia e di sole, dopo una energica lavata per cavargli il sale  di dosso.

È un grosso tronco cavo, penso di pino marittimo, o domestico. Difficile capirlo dal legno, dopo tanti anni di viaggi per mare. 

Ora è sistemato su di un piedistallo d’acciaio. Tanto lavoro, ma è stato un attimo a confronto dei suoi anni, ed è tornato immobile, come era prima di venire strappato dal vento dal luogo dove aveva messo radici.

Come un vecchio marinaio, i segni del tempo e delle burrasche li conserva sulla pelle.


Franco






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