Magia


Scrivici un post! È proprio intrigante … pensaci!|

È  matta! - è stato il mio primo pensiero.

Si è accesa però una discussione, che non verteva sul post, e neppure sul libro che ha stimolato il suo invito, quanto piuttosto sulla genialità dell’idea che animava un racconto che avevamo appena terminato di leggere entrambi.

Non so perché ne scrivo: è difficile fare sintesi della nostra “baruffa letteraria”, ed anche del libro. 

Però ci provo: Janet, che si fa chiamare Annapurna, sin da bambina è stata una attenta ed instancabile lettrice di una infinità di opere di grandi scrittori del presente e del passato.

Janet scopre anche di possedere una dote unica: riesce a catapultare chiunque lo desideri nelle trame dei libri più amati, di cui magari lei stessa ha suggerito la lettura, inviandolo, con la mente e col cuore, proprio là dove egli desiderava arrivare per essere testimone di un singolo episodio, di una particolare situazione, o per provare di persona l’emozione vissuta dai protagonisti.

La gente della città in cui Janet vive, scoperta questa dote della nostra gran lettrice, s’accapiglia per sperimentare il viaggio magico, viaggio nello spazio, nel tempo e nelle emozioni trasmesse dalle letture e controllato da Annapurna, “fata dei libri”. 

Per sottrarsi alle pressanti richieste dei candidati viaggiatori letterari, alla fine del racconto Annapurna rivolge verso sé stessa la sua magia: si nasconde, cioè, tra le pagine di un racconto scelto con molta attenzione, con la speranza di trovarvi una intera vita nuova e più appagante.

Ve lo immaginate? È proprio difficile, forse anche assurdo, discutere su argomenti di questa natura e portata! 

Così, superata una prima scaramuccia, un po’ vana, sullo stile dell’autrice (Elizabeth George, capace di una scrittura leggera e piacevolissima), sorvolato poi rapidamente il campo di scontro in cui duellano, a colpi eleganti di fioretto, i pochi personaggi del racconto, figure delineate  dall’autrice con indiscussa maestria a tinte chiare e forti nello stesso tempo, siamo finiti col confrontarci sull’impossibile: si può mai essere catturati dalla trama di un testo, fino a volerne condividere “in prima persona e realmente” la storia?

Io ho dichiarato che forse uno o due scrittori sono stati così abili da generare in me tale stupefacente suggestione. Prova a ricordare qualche personaggio, mi ha sfidato lei. Non ci sono riuscito.

Lei ha invece sostenuto che la questione era mal posta: si viene catturati non dai protagonisti, ma dalla trama … e al più ci si innamora dei sentimenti dei diversi personaggi. Per questo motivo ci si sente trascinare dentro la storia … e lì ci si perde.

Quando mai ti è successo? - ho chiesto senza troppo pensarci. Domanda sciocca … me ne sono subito reso conto … sono stato io per primo ad elencare forse una decina di libri che mi hanno occupato la mente, e preso il cuore, anche libri che ho letto da bambino, di nascosto, trascurando i compiti per casa. Ma ancora oggi mi cavo gli occhi, la notte, pur di seguire fino all’ultimo passo le vicende del personaggio di cui mi sono innamorato.

Questa è la magia della scrittura. 

Si, è vero, ci sono maghi e fate dei libri.


Franco


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