Rubini


Giovanna se ne faceva gioielli: orecchini, e a volte anche collane, intrecciando i piccioli.

Guardate che belli, ci diceva mettendosi a cavallo dei rami più alti.

Dario ed io proprio non capivamo il valore dei rubini. 

Per noi le ciliegie, rosse e lucenti, andavano messe in bocca un attimo dopo che le avevamo raccolte.

Scesi dall’albero, noi ci leccavamo le dita e le labbra; lei invece continuava a succhiare ciliegie, togliendosi di dosso, pian piano, i suoi preziosi gioielli.

Astuzia tutta femminile!


Franco 





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