Andrea


La montagna non perdona. 

Ogni errore si paga, e a volte costa caro.

Non avevo mai indossato gli scarponi, quell’anno. Eppure non mi ero negato per una camminata, lunga, dura, sotto il sole cocente della prima estate.

Mi resi presto conto dell’errore.

Non me l’aspettavo, ma fu Andrea ad aiutarmi.

Ci si beccava spesso, io e lui, per mille motivi, alcuni seri, altri legati alla voglia di far polemica, o di primeggiare.

Eppure, quando le gambe mi divennero molli, quando sentii i polmoni farsi di pietra e lo zaino mi sembrò di piombo, me lo trovai accanto. 

Bastò un attimo, il tempo di uno sguardo, e capii che se avessi ceduto, lui mi avrebbe portato a casa anche in spalla.

Uno sguardo che non ho più dimenticato.

E che ho veduto a lungo, quella notte, fissando il tetto di lamiera del rifugio, quando la pioggia mi tenne sveglio perché ricordassi tutti i miei errori.

Un amico vale davvero una notte così.


Franco



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