Appetito
Si fa colazione a bordo piscina. Una figata! Viene così servito anche il senso della vacanza. E del fresco, anche se il cielo, già alle otto del mattino, trasmette l’idea della calura meridiana.
Ci si serve al buffet: un trionfo per la gola.
C’è sempre qualche ingordo che esagera, e riempie a dismisura i piatti.
L’eterno conflitto di capacità tra occhi e stomaco!
Ci sono però anche i gabbiani, commensali eleganti, di becco buono e di maniere spicce.
Un attimo di distrazione e calano silenziosi dal tetto; si librano con le larghe ali dispiegate sul tavolino e si riempiono il becco di salumi, formaggi e pasticcini.
Quasi mai si riesce ad intervenire per tempo, e i gabbiani s’involano per banchettare sul tetto del bar, in alto, irraggiungibili e felici.
Cuochi e camerieri sono furiosi. Ma gli ospiti spesso ridono e fanno spallucce, come se i gabbiani facessero parte dello spettacolo offerto dalla casa
Chissà perché ho pensato alla colazione condivisa coi gabbiani giusto oggi, mentre leggevo sul giornale della riduzione dei politici e della disperazione dei nostri commensali, scusate … rappresentanti romani, rosi dall’idea di dover rinunciare, tra poche settimane, al prosciutto e al formaggio, e forse anche ai pastìccini!
Franco
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