Coscienza


Ultimo giorno di vacanza. C’è stata un po’ di discussione anche oggi, in famiglia. 

Ma quando non c’è discussione? È il sale della vita, si dice, ed è vero.

Però … mi veniva ancora una volta sottolineata quella correzione del post in cui citavo un filosofo al posto di un altro.


Senatus non errat.

Si errat non corrigit,

Ne errasse videatur.

ha sentenziato mia moglie sparandomi addosso col suo latinorum, che fa male come la doppietta caricata a sale del Rino, di cui avevamo il terrore quando, da piccoli, in campagna, gli rubavamo i fichi nell’orto. I fichi migliori, insaporiti con l’adrenalina!

Poi mi è venuto in mente un collega, un prete, anzi, un gesuita, che quell’aforisma lo tirava spesso fuori per dare un senso a quanto si decideva  in consiglio di facoltà.

Roba da preti! Quel ricordo mi ha roso ancora di più lo stomaco.


Ho corretto perché era giusto farlo. Ho obiettato. E poi mi è piaciuto farlo in quel modo. Mi è sembrato un sistema gustoso per sottolineare la mia distrazione. 

Tu non lo avresti fatto?

La risposta ha tardato ad arrivare. C’era un mah .. non so … sospeso nell’aria 

Ho lasciato dominare il silenzio; durante la colazione ci sta bene. Poi tutto assumerà un'altra dimensione.


Passano un paio d’ore e me lo chiede anche mio figlio. 

Te lo ha detto qualcuno che hai sbagliato filosofo?

Mi vien da ridere. Ma chi vuoi che si ricordi di Eraclito? Gli ho risposto con una domanda. 

E poi, tu hai memoria di Democrito e degli atomisti? Ma dai, fammi ridere …

Mi sono ricordato io del panta rei e solo perché ogni tanto lo citavo a lezione. 

Insomma, mescolavi ecologia e filosofia … tanto per aiutare gli studenti! Chiarezza innanzitutto!

Mi ha guardato storto. Forse hai avuto un rigurgito di coscienza. Non di stinco …


Franco



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