Metafisica


È vero, è un po’ legnoso, e se ne sta sempre zitto, in un angolo.

Eppure, anche col suo silenzio, mi ricorda anni della mia vita.

Siamo stati amici, un tempo, quando mi ostinavo a disegnare, e gli avevo chiesto di farmi da modello.

Pose assurde, faticose, a volte così sbilanciate in avanti o indietro, anche di lato, che per stare in piedi bisogna essere proprio bravi!

Lui stava lì, davanti a me, e sopportava anche le imprecazioni che qualche volta mi scappavano di bocca.


Ho smesso, con le matite e con la carta. 

Matite, gomme, carboncini, penne … ne ho dozzine, conservati in una bella scatola, elegante, a me cara e preziosa per i ricordi che contiene. 

La carta invece è arrotolata dietro una porta, suddivisa per qualità. 

Dovrei regalarla … ma non si sa mai: potrei ricominciare …


Lui è finito nell’angolo, silenzioso come sempre. 

Mi volto spesso a guardarlo. Basta un attimo, gli sorrido, ma lui resta muto, indifferente. Forse mi tiene il muso.


Si, va bene, non sono come De Chirico … neanche se avessi tre vite davanti a me potrei ritrarti come faceva lui, caro amico mio di legno.


Franco


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