1100 E
Avrò avuto sette anni. Salivamo a Monte Berico in Topolino, il papà, la mamma ed io.
Stavo in piedi, dietro, in quello spazio che la Fiat definiva un +2.
Il papà mi disse: guida tu. La mamma mandò una specie di barrito, che tradussi con cooosa? Mi allontanai dall’elefante e mi misi dietro al papà, il mento sulla sua spalla per arrivare, allungando le braccia, ad impugnare il volante.
Si andava forse a 20 chilometri all’ora, in seconda, forse in prima. Ma io mi sentii come Alberto Ascari, che in quell’anno vinceva una gara dopo l’altra.
Scesi dalla macchina con le gambe molli per l’emozione.
Mi sentivo un eroe, come se avessi vinto la Mille Miglia!
Qualche anno più tardi il papà comperò una Millecento E. Grande, potente, col cambio al volante. Una sciccheria.
Stavamo tornando dai nonni, sul monte, dopo essere stati in città. Quando si fu sulla strada bianca, il papà accostò e spense il motore. Scese dall’auto e mi fece montare al suo posto. Regolando il sedile il più avanti possibile arrivavo a toccare i pedali con la punta dei piedi.
Si fa così … cominciò a dirmi il papà. Ma sapevo già tutto, avendo studiato la sua guida con un’attenzione che mai avevo avuto a scuola.
Arrivai nella corte dei nonni con un’immensa considerazione di me stesso.
Anche il papà grugnì un bene che forse non si aspettava di dire.
Sapevo guidare! E per questo cominciai a camminare tantissimo, e di buon passo.
Andavo a piedi incontro al papà che saliva in auto dalla città; l’obiettivo era incontrarlo il più lontano possibile da casa, e lì sostituirlo alla guida.
Non avevo ancora 11 anni.
Se ci penso … una follia!
Ho avuto un solo problema: un’esperienza di guida notturna, con cambio delle luci, da anabbaglianti ad abbaglianti.
Sapevo che c’era qualcuno che coi fari accecava le lepri in modo che si bloccassero in mezzo alla strada. E le investiva! Una crudeltà …
Quando ne incontrai una, frenai, e le luci le abbassai! Ero quasi fermo, e mi si spense il motore. Non vedevo più la strada, ma feci in tempo a scorgere la lepre allontanarsi, veloce come … come una lepre!
Non ho mai saputo se il papà fosse arrabbiato per il rischio che avevamo corso, o per il bottino perduto.
Sentii che ne parlava con la mamma … qualcosa come … bella grossa …
Si riferiva alla paura, oppure alla lepre? Non l’ho mai saputo.
Franco
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