Compagnia
Ci sediamo spesso in giardino a leggere. Sul prato. Il ciliegio che ci dona ombra; lo sguardo, sollevato dal libro, può volare lontano, verso le montagne che chiudono la valle.
Qualche anno fa c’era la neve, lassù, oltre i tremila.
Oggi si vedono pietre, e le pareti verticali delle Dolomiti. Belle, ma tristi. Sono nude.
La casa è alta sul paese. Davanti non ci passa nessuno. Qualche volta si sente un’auto, diretta chissà dove. Salendo si va verso altre case, lontane, o verso il bosco; nella direzione opposta si scende in paese.
Duecentosessantanove anime, qualche anno fa. Età media settanta.
Che pace, ci viene sempre da dire.
Passano i giorni e ci si innervosisce.
Si capisce perché gli orsi sono orsi, e grugniscono, si innervosiscono ad ogni rumore, od odore.
Alla fine anche a noi pesa il silenzio. Ci opprime la solitudine. Abbiamo bisogno di compagnia.
Ridotti a scendere in bottega per salutare qualcuno! Buongiorno Anna … ha due segalini? E un filone integrale? Certo, ecco qua … serve altro?
Un pieno di vita! Se poi l’Anna ci chiede come stanno i ragazzi, subito si passa da un rapporto commerciale ad uno umano, quasi ad una amicizia!
Guardo un pino che ho piantato quando è nato il mio primo ragazzo.
È restato da solo per qualche anno; poi è arrivato il secondo bambino, e subito piantammo un secondo albero, della stessa specie.
Ma nei pochi anni in cui è stato da solo in mezzo al prato, quel pino si è diviso in due, e poi ancora in due … come per farsi compagnia in questo strano modo.
Mi vien da sorridere all’idea che i fusti divisi chiacchierino tra loro.
Genialità della natura. La solitudine non piace a nessuno!
Franco
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