Memoria
A scuola, a partire dalle elementari, ci facevano imparare a memoria una montagna di poesie e di brani di prosa.
Era un incubo, sul principio, ma poi si finiva con l’imparare in fretta, e quasi ci si provava gusto.
Con alcuni compagni si faceva a gara a chi l’imparava prima. E poi si declamava, a turno, per decidere chi la sapeva recitare meglio.
Recitavo alla mamma, recitavo alla Gemma, ed anche alle mie sorelle, che proprio non ne volevano sapere d’ascoltarmi.
Recitavo con molto meno entusiasmo davanti al maestro, e in seguito, davanti al professore. In piedi, di fronte alla cattedra, le spalle rivolte ai compagni, a me, come a loro, veniva di ripetere la poesia proprio senza anima, in maniera sciatta, da far rivoltare nella tomba gli autori, soprattutto Foscolo, Leopardi o Manzoni … poveracci!
Tra noi ragazzini, poi, si discuteva anche su cosa avesse voluto dire il poeta … tentando l’analisi anche delle virgole, per capire se la rima, che dava armonia ai versi e aiutava la memoria, non piegasse il senso della narrazione.
Così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all’ultima
ora dell’uom fatale …
La terra sta, e basta. Cioè resta percossa e attonita … oppure sta muta, si zittisce e pensa …
Ci si divideva in squadre contrapposte, come per il calcio, o per i campioni del ciclismo.
Però intanto si assimilava, si capiva.
Quanta nostalgia!
Ora ho nostalgia della memoria perduta.
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene … Come continua?
Oppure … Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio …
Pagine e pagine dei Promessi sposi. Qualcuno ancora li detesta, a distanza di decenni.
Io li amo, anche perché li ho tenuti a lungo dentro di me, nella memoria.
Ho provato anche a ricordare il sesto libro dell’Odissea; arrivo si e no a venti parole, e mi fermo a metà di un verso. Mi sono messo a cercare il mio librino della prima liceo: tutto una chiosa … gli accenti della metrica … ma pensa … scrivevo anche in greco!
In un attimo, con la memoria di quel tempo ho perduto anche un pezzo della mia vita.
Però ora so che la fatica di quegli anni, dalle elementari al liceo, mi ha nutrito, mi ha fatto crescere.
Altri tempi!
Franco
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