Casa d’arte

La stanza da letto ce la aveva regalata sua mamma.

La cucina la mia.

I fratelli la lavatrice.

Avevamo tutto l’indispensabile per affrontare da soli la nostra vita.


Scoprimmo che ci mancava lo stendino. Spazio ce n’era, e lo sistemammo in salotto.

Un collega volle venire a vedere la nostra nuova casa. Le cassette della frutta, quelle di legno robusto, servirono come tavolini per poggiare le tazzine del caffè.


Poi notammo un vuoto alle pareti. Ci mancava l’arte!

Quante sere passammo, stanchi per il giorno di lavoro, a disegnare e a dipingere qualcosa. Carta, righelli e pennarelli: come a scuola.

Ma quei nostri quadri li teniamo ancora!

E sono i più belli!


Franco   







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