Gatto e topo


Le finestre della sala da pranzo si affacciano sul giardino.

Seduto a tavola vedo fiocchi di neve turbinare tra i rami di un acero.

Guarda! Esclama Fabio. Allora vedo un fremito rosso, poi un altro e poi ancora il volo di un altro uccelletto color castagna, con qualche piuma rossa sul capo. Nel turbine di neve c’è un turbine d’ali colorate. Cardinali, spiega Fabio, maschi rosso porpora e femmine colore delle nocciole. Gli uccellini passano senza posa dall’albero allo steccato che delimita il giardino. 

Sono schivi, difficile vederli, continua Fabio. Oggi però non hanno alcun timore di noi, sembra quasi che vogliano essere invitati a pranzo. Guardano attraverso la finestra; sembrano dirci che c’è posto anche per loro.


Volano via. Qualcosa deve aver disturbato i Cardinali. Ecco cos’è stato … due scoiattoli grigi, grande coda vaporosa, pelo gonfio per combattere il freddo, corrono sullo steccato. Uno dei due scende nel prato innevato del vicino; il secondo rimane in equilibrio sullo steccato, ci guarda e si gratta un orecchio con la zampina. 

Gli do da mangiare qualcosa? Chiedo alzandomi da tavola con un pezzetto di pane nella mano. Nooo … dice Fabio, è proibitissimo, e magari mi denunciano … in fin dei conti sono come topi, rovistano tra le immondezze, e se li nutri ti arrivano fino in casa …

Alla fine ci accordiamo, Fabio ed io. È Natale anche per loro … Così socchiudo la porta che dà sul giardino e appoggio sulla soglia qualche pezzetto di pane. 

Lo scoiattolo però non c’è più; nessuno ha visto dov’è finito. 

La neve ha coperto il pane, e continua a nevicare. 

Nevica anche stamattina. Guardo dalle finestre: i due scoiattoli son lì, e sembrano giocare con la neve che copre il giardino. Potrei toccarli allungando il braccio. Mi guardano e continuano a giocare. Poi uno dei due corre lungo i davanzali, scende le scale e scompare lungo il  marciapiede dall’altra parte della casa. 

Torno alle finestre sul giardino. Non me ne ero accorto; gli scoiattoli avevano spazzolato la neve e del pane lasciato per loro non c’era più traccia.

Sono contento. Fa freddo, ma almeno le bestiole hanno la pancia piena.

Mentre leggo il giornale, seduto in poltrona, vedo uno scoiattolo sul davanzale della finestra, a un metro da me. Si gratta e poi coi denti, o con la lingua, si pulisce le zampine.

Non fa come i topi, penso, questo è atteggiamento da gatti!


Franco



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