Impressioni 3


Per prima cosa Fabio mi ha portato in un magazzino di articoli sportivi.

Reparto montagna, settore guanti. 

Da meno dodici a meno trenta; si è accontentato. La salita all’Everest o la traversata del pack non rientravano nel suo programma di passeggiate intorno a casa. 

Ora non mi gelerò le mani, nemmeno se volessi spalare la neve durante la notte più gelida dell’anno. Domani, forse, sarà il turno delle scarpe; prenderò quelle che usano in Quebec quando c’è neve, cioè sempre, durante l’inverno. Le scarpe non si devono bagnare quando affondano nella neve, e devono mantenere in ogni circostanza il piede caldo. Lo diceva anche la nonna: se il piede sta bene, allora sta bene tutto il corpo … Ne sa qualcosa Pinocchio. Mastro Geppetto, ha dovuto rifargli le gambe finite in cenere perché il burattino si scaldava i piedi sul caminetto. 

Tutto il resto ce l’ho: spero di aver anche voglia d’affrontare il freddo, ma per tutto l’oro del mondo non rinuncerei all’opportunità di scoprire Montreal e i suoi dintorni. Comincerò con qualche passo intorno a casa, salendo verso il monte, che è il parco della città, cioè una grande foresta.

Una cosa mi ha colpito questa mattina, nel magazzino di articoli sportivi. Vendevano di tutto, come potete immaginare, dalla canoa alle corde e ai moschettoni per l’arrampicata, dagli sci alle biciclette. Però uno spazio davvero importante era dedicato ad un articolo che da noi è praticamente trascurato, e che nessuno comprerebbe in una grande città. A  Montreal si, evidentemente: le ciaspole, cioè le racchette da neve. Sono rimasto esterrefatto, facendomi mille stupide domande su cosa se ne potevano fare. Semplicissimo, mi hanno risposto, si cammina nella neve alta, quando gli spazzaneve non sono ancora arrivati. 

Beh, questo la dice lunga sul clima di questa città. 

E domani è prevista neve.


Franco



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