Olimpo


Sono mappe di piccolo formato. 

Sono state pubblicate a metà del settecento, raccolte nel volume/atlante “Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer Mediterranée” ad opera di Joseph Roux. Come spesso succede, i volumi vengono poi smembrati e venduti foglio per foglio. 

Se ne perde così la storia, e il significato. 

Ma si recupera la suggestione.

Si può così sognare che siano state predisposte da qualche armatore e messe a disposizione dei comandanti delle navi: sono strumenti, senza alcuna pretesa estetica, ma molta precisione grafica. 

Da esse poteva dipendere la sicurezza della nave e delle merci trasportate, oltre a quella dei marinai e degli eventuali passeggeri.

Sono dei portolani.

Vi si legge il disegno precisissimo della costa. 

Lo testimonia l’accuratezza del rilevamento angolare dei monti che segnano l’orizzonte, la skyline si direbbe oggi, e quello delle insenature, degli isolotti e delle secche.

Mi ha molto colpito anche la precisione con cui è riportata la profondità delle acque, il fondo, come si diceva all’epoca. Lo si rilevava con un peso legato ad una cordicella con nodi posti a distanza precisissima l’uno dall’altro, come si faceva anche con quella impiegata per la misura della velocità: il termine nodo, con cui ancora oggi la si esprime, deriva proprio da quelle annodature sulla sagola che reggeva il galleggiante. 

O il peso, nel caso si volesse misurare la profondità dell’acqua.

Al peso era saldato un barattolo. Serviva a raccogliere campioni del fondo, sabbia o sassi. Era un dato fondamentale per capire se c’era il rischio di arenarsi, o quello di cozzare contro insidiosi scogli sommersi. 


Un portolano che ho trovato in vendita su una bancarella riporta alcune profondità del fondo annotate a penna. Per un attimo ho pensato al lavoro di un comandante intimorito da un recente naufragio.

Sulla stessa mappa, piccolo piccolo, è annotato Olimpo. 

Un tocco di cultura; un segno dell’emozione provata di fronte alla storia, o alla antica narrazione omerica. 

Ha colpito anche me, dopo quasi trecento anni.


Franco






Commenti

Post popolari in questo blog