Tronchi
“Il sole dà spirito e vita alle piante, e la terra coll’umido le nutrisce”, scrisse Leonardo Da Vinci cinque secoli fa. Poi, nel suo Trattato di pittura, osservò anche che: “ … li circuli delli rami degli alberi segati mostrano il numero delli suoi anni e quali furono più umidi e più secchi secondo la maggiore o minore grossezza. E così mostrano gli aspetti del mondo dov’erano volti; perché più grossi sono a settentrione che a meridio”.
Queste osservazioni leonardesche danno fondamento ad una nuova scienza che aiuta a comprendere il clima del passato, le condizioni di vita sulla terra e l’età dei manufatti lignei: si chiama dendrocronologia, che significa studio dell’età del legno.
Si può di certo affermare che, come sempre, Leonardo ha precorso i tempi.
Più di quanto egli potesse fare, oggi gli studiosi possono misurare e interpretare anche le più piccole differenze di dimensione tra gli anelli d’accrescimento che si aggiungono ad un fusto, anno dopo anno, confrontando anche alberi differenti, magari provenienti anche da terre lontane. Ricostruendo le serie di queste misure d’accrescimento, e ponendole tra loro a confronto, gli studiosi sono riusciti via via a determinare in quali condizioni d’ambiente sia vissuto l’albero che ha fornito una trave d’un edificio antico, oppure il legno di una cornice o di un mobile, o il fusto recuperato da una antica frana. Si può dunque risalire a quando l’albero è vissuto e spesso anche in quale regione. Affascinante!
Con gli strumenti giusti e con la giusta competenza, oggi si fanno miracoli: anche da un pezzetto di carbone scavato da terra si è risaliti alla specie investita dal fuoco, e all’epoca in cui è divampato l’incendio.
Così si è anche fatto coi carboni del fuoco acceso da antichi cacciatori per scaldarsi e per cuocere il cibo. Dalle ossa lasciate nella cenere s’e risaliti alle prede che avevano catturato e mangiato, mentre grazie ai carboni si è determinata l’epoca in cui si era svolta la battuta di caccia.
Passeggiando lungo la spiaggia ho trovato un grosso tronco calcinato dal sole è incrostato dal sale. Mi emoziono per questi incontri; sento il peso dei misteri che si nascondono dietro a quel legno lasciato a riva da qualche burrasca.
Dove è vissuto quest’albero? Mi sono chiesto … trascinato da un fiume in piena o strappato dalle dune e poi spezzato dai frangenti?
Chissà se un dendrocronologo sarebbe in grado di risolvere questo piccolo problema?
Franco
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