Silenzio

Dio mio! Qua a casa pare che tutto sia immobile, cristallizzato. 

Il silenzio è tombale. 

Nel mio studio avverto, ogni tanto, una vibrazione. Ho scoperto che viene dalla valvola termostatica “intelligente” montata sul termosifone. Quando la temperatura si scosta di un po’ dal valore stabilito, la valvola entra in funzione e, secondo i casi, si apre o si chiude per ripristinare l’optimum da me desiderato. 

Geniale! Mi dà solo un po’ di fastidio il fatto che i miei termosifoni siano comandati da un computer collocato a Francoforte, in Germania. La valvola sarà anche “intelligente”, ma mi pare molto stupido far controllare casa mia da duemila chilometri di distanza: uno spreco di energia che si potrebbe intelligentemente evitare, ricorrendo al chilometro zero, come si fa con le zucchine e l’insalata, recuperate nell’orto.


È cessato il ronzio; domina ancora il silenzio; inutile che io rizzi le orecchie in cerca di un'altra compagnia sonora. 

Quand’ero a Montreal, sotto sotto mi mancava casa mia, i miei ritmi di vita, la mia scrivania e il silenzio del mio studio. Ora mi mancano i nipotini, le loro grida, le baruffe, i giochi incessanti. Faranno anche confusione, ma riempiono la casa di vita, di gioia. 


Assurdo! Ma stiamo scherzando? Stai aspettando una vibrazione comandata da Francoforte? Franco, datti una regolata, e pensa che questo pomeriggio verrà il nipotino di qua, con Bart, il cagnolino, e vorranno giocare tutti e due con te! Vedrai che confusione …


Franco





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