Westmount


Altra passeggiata serale. Anche se piove, e il buio fa presto ad avvolgere la città, si possono ammirare cose che lasciano un segno nella memoria, e nei miei appunti. 

Questa volta la meta è stata il parco di Westmount. È il nome di un quartiere di Montreal, ad amministrazione autonoma. Quartiere ricco, anzi straricco, elegante, fatto di villette con giardino e spesso con piscina. Qui domina l’ordine e la pulizia; sembra d’essere in Svizzera. 

Altrove, in città, le piste di pattinaggio all’aperto sono chiuse: troppo caldo in questi giorni, e piove; il ghiaccio non regge, si rovina. Qua, nel parco del quartiere buono, autonomo e danaroso, la pista funziona alla grande. Sotto il ghiaccio ci sono le pompe refrigeranti, dice Fabio: qui se lo possono permettere. Non abbiamo i pattini con noi, e ci allontaniamo con un po’ di disappunto. Però ci restano da ammirare ettari ed ettari di boschetti, e chilometri di viali puliti e illuminati. In mezzo cento attrazioni per i bambini, ed altrettante curiosità per i nonni. 

Mi fermo a studiare una sequoia, un esemplare di Metasequoia glyptostroboides, una delle poche conifere che perdono gli aghi durante l’inverno. Deve avere circa la mia età, ma è enorme, un gigante importato dalla Cina. La guardo … mi fa un po’ pena. È destinata a restare sola per tutta la vita. Strano pensiero per un albero che sta in mezzo ad un bosco. 

Lungo i viali illuminati vi è una sequenza di targhe disegnate con eleganti fumetti. 

Un orso marinaro conduce su di una zattera, che scende il fiume, una bimba con al seguito puzzole, marmotte, ricci, scoiattoli, uccelli e il resto di uno strano zoo variegato. Un’avventura raccontata con garbo e con disegni accattivanti, col testo in francese ed in inglese. “La lettura del cielo fatta per i vostri bambini”, suggerisce il primo cartello della numerosa serie. Serve ad  individuare le costellazioni, e le stelle, quando il cielo è limpido, e la luce della città non disturba. 

Una lettura astrale lunga un chilometro; movimento e cultura messi insieme. Immagino che il progettista abbia pensato all’estate, alle belle e calde serate della buona stagione.

Mi dicono però che le zanzare di Montreal siano sanguinarie e fastidiose più di quelle padovane. 

Insomma, qua è tutto più grande, più ricco, più strano e più bello … anche le zanzare.

Westmount … proprio il meglio del meglio, come dicono qua!


Franco










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