Ordine

Non sappiamo più dove metterli.

Eppure quasi mai resistiamo alla tentazione. Di fronte ad un bel titolo, ad una presentazione interessante o ad una copertina accattivante, cediamo e un nuovo libro ci entra in casa.

Ne abbiamo discusso a lungo. 

Si parte con una affermazione, quasi categorica: i volumi, nelle librerie, vanno sistemati accostati l’un l’altro, col dorso in verticale! 

Segue la difesa: però, se non c’è più posto sugli scaffali, bisognerà pur metterli in orizzontale, appoggiando gli ultimi arrivati sopra agli altri, quelli più vecchi, e già bene ordinati verticalmente. 

Obiezione: non è solo una questione estetica; ce n’è una anche pratica! Come li ritrovi in questa confusione, che non è solo d’orientamento?

Ordine: un tema su cui sempre si combatte, in famiglia. Abbiamo anche inventato nuovi concetti per dirimere la questione …

L’ordine strutturale è quello per il quale tutti gli oggetti occupano alla perfezione lo spazio disponibile. Apri uno sportello, e resti abbagliato dalla giustapposizione delle cose, che si accostano secondo una geometria perfetta, come quella di un alveare. 

C’è però una logica osservazione: ma così gli oggetti si nascondono l’uno con l’altro! Si deve disfare l’armadio per scoprire cosa ci sta dentro?

L’ordine funzionale è invece quello che consente di recuperare in un attimo ciò che serve proprio in quel momento. Allunghi la mano e la ritiri stringendo quello che cercavi. 

Non sarà un capolavoro di geometria, ma l’ordine funzionale lascia vivere senza troppi problemi. 

Quello strutturale è invece d’intralcio a chi ha fretta … è cimiteriale; lo si deve disfare ogni volta che serve qualcosa, per poi ricomporlo, pressando tutto come era prima, anche le cose incomprimibili. 

Insomma, per intenderci, non si può stare venti minuti per zuccherare il caffè prima di correre in ufficio: la zuccheriera deve essere lì, in prima fila. Gli stuzzicadenti e la saliera possono stare più indietro, defilati, nascosti, tanto li si usa solo una una volta ogni tanto! La salsa Worcester la si può mettere ancora più indietro, che tanto, da noi, più nessuno la usa …

La discussione si chiude con una cannonata! Ogni cosa deve avere il suo posto! Hai presente cosa significa “alla rinfusa”? 

Giusta obiezione … devo concordare … ma …

Ed i libri? Per sistemare in casa un nuovo volume devo forse disfare una libreria stipata all’inverosimile, dalla quale neanche più riesco a sfilare un fascicolo, tanto sembra incollato agli altri vicini? Il nuovo libro va messo sopra gli altri, di traverso, e … amen 

Così riparte la querelle!

Dio mio … a volte penso che Marie Kondo possa aver ragione! In casa non ci devono stare più di trenta volumi, quelli che si ritiene di poter ri-leggere. Ne comperi uno nuovo? Devi buttarne uno vecchio, quello che consideri meno interessante, che di fatto è più probabile che non  leggerai più.

Evviva la cultura!


Franco




Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog