Naïf


È proprio carino! Nessun valore … trovato in soffitta, come qualche volta è accaduto all’arte che teniamo in casa. È finito nella stanza dei bambini, e ci piace, ci fa sorridere, ci dona serenità e un attimo di piacevole buonumore. Va bene, d’accordo! È infantile, pare un fumetto, rientra in quel genere di arte naïf che si vende sulle bancarelle per accalappiare gli ingenui … Saremo ingenui, non è una grave malattia. 

Ma tutte le volte che passo davanti a quel quadretto saluto l’omino coi baffi e lo ringrazio per il suo cuore grande e generoso. 

Mi ricorda Michele, che il cuore grande e generoso ce l’ha davvero. Lo so da almeno trent’anni, e gli voglio bene anche per quello, non solo perché è una montagna di scienza e di saggezza. Faccio il possibile, fino a sera tardi, ma voglio coltivare il mio orto, così mangiamo verdure buone, e sane! E ho anche un po’ di bosco - mi ha detto un giorno con orgoglio - è faticoso, ma è legna mia … è come se scaldasse di più. 

Mi ha fatto sorridere quando ho sentito il suo pensiero, come dire, un po’ naïf. 

Eppure c’è poco da sorridere; quella frase significa attribuire i giusto valore alla fatica, al lavoro, ad ogni prodotto dell’impegno e dell’ingegno. Mangi la tua insalata, le tue mele, e sai quanto ti sono costate in tempo ed in fatica: il loro sapore, la freschezza, hanno un valore che nessun prezzo fissato su di un cartellino potrà mai esprimere. 

Guardo l’omino armato di scure che si avvicina ai suoi alberi. C’è la neve, fa freddo e il sole è ormai un’arancia … sta calando, e presto farà notte. L’omino si ferma … stava per abbattere la casa di un uccellino. Tutto lascia intendere che non lo farà. 

Michele è un ornitologo finissimo, e ama tutto della natura. Sorrido pensando al suo bosco, e allo spirito con cui affronta il suo mestiere e la sua passione. Mai caccerebbe di casa un uccellino.

Saluto quel quadretto con un sorriso. 

Però … però Michele non ha quei mustacchi lì! 

Ma dai, cambia qualcosa?


Franco

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