Triduo
La domanda l’ha posta Sara, mia nuora, a cena. Non ce lo aspettavamo, e lo sconcerto è stato generale: cos’è il triduo pasquale?
Nessuno lo sapeva, ma tutti hanno dato, con apparente sicurezza, una plausibile risposta.
Io ho argomentato sulla Pasqua, e sui due giorni che la precedono.
Mia moglie ha escluso la Pasqua, ma ha ricordato l’importanza del giovedì, del venerdì e anche quella del sabato prima di Pasqua.
Sara sorrideva, scuotendo la testa. Tutti eravamo perplessi. Unica certezza il fatto che triduo ha una chiara radice etimologica: durata di tre giorni, dal latino triduum, da tres dies. Spiegaci quali sono, allora, sti tre giorni …
Di sicuro la Gemma avrebbe saputo rispondere: lei conosceva tutto delle cose di Chiesa, anche se non era pratica di bolle, di atti, di regole fissate da Papi e da Sacri Collegi. Avrei dovuto domandarglielo qualche decina di anni fa, ma non mi è mai passato per la testa di farlo, e così sono rimasto nell’ignoranza.
L’ho dimostrato con la mia risposta. Misera consolazione il fatto che anche quella di mia moglie non era proprio corretta.
Il motivo è semplice: sono tre giorni, ma vengono calcolati come somma delle ore di riti e di preghiere distribuite tra il giovedì santo e la domenica di Pasqua.
Ho letto che il Triduo comincia con la rievocazione della Cena nella quale Cristo indica i principi dell’Eucarestia e del Sacerdozio; prosegue con la memoria del tradimento e della Passione di Cristo, e poi c’è il tempo da dedicare al silenzio e alla meditazione. Il Triduo termina con la Resurrezione, il momento della luce, della gioia.
Secondo la liturgia, il Triduo è dunque la misura del tempo della preghiera e non dei giorni in cui si prega. Non lo sapevo. Non sono un buon cristiano e la mia ignoranza ne dà la conferma.
Ho letto e riletto un po’ di pagine sull’argomento: non ci ho capito molto … M’è rimasto il convincimento che forse non è necessario capire, ma solo recepire, come faceva la Gemma, senza porsi domande.
Ma ogni scoperta è sempre piacevole; io ne approfitto per porgere a tutti voi i miei auguri più sinceri: Buona Pasqua! Che sia per tutti un giorno luminoso di gioia.
Franco
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