Esoterico
Ouroborus è il mitico serpente che si alimenta di sé stesso e che in tal modo si rigenera.
Esso simboleggia, per molti versi, la crescita del sapere cui ogni nuova ricerca dà il proprio contributo.
Per altri versi, però, esso sta anche ad indicare come spesso si tenda, a volte con superficialità, a dimenticare il cammino già compiuto e a considerare superato, se non talvolta inutile, il lavoro e il pensiero di chi ci ha preceduti.
Ho ritrovato questo simbolo sulla copertina delle dispense di Ecologia; raccomandavo agli studenti di non trascurare la lettura e l’interpretazione del lavoro di molti studiosi del passato, le cui ricerche sono state fondamentali per costruire il sapere di cui oggi ci vantiamo.
Accanto a quelle dispense, nel mio computer erano collocati, in bell’ordine, decine e decine di miei articoli. Ne ho letto i titoli, con nostalgia. Una vita spesa in laboratorio e in piena campagna, sempre con fatica, e anche con sacrificio per chi mi stava accanto, specie in famiglia.
Ne è passato di tempo - ho pensato - la ricerca oggi segue strade assolutamente differenti.
Lo confesso, mi sono sentito superato.
Chissà cosa ne pensa l’Ouroboro …
Franco
Maurits Cornelis Escher,
Torus Ouroborus, l'eterno ritorno, 1960
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