Ranocchie


L’ho incontrato a Ferragosto, su in valle. Stava sistemando un banchetto di cose strane, come facevano molti altri nella piazza del paese dove si stavano affollando i turisti attirati dal mercatino di mezza estate. 

Non lo avevo riconosciuto: era fuori contesto, lì, in mezzo ai venditori e ai curiosi, al sole, ad offrire oggetti di brocantage. Anni prima era stato dirigente d’un ufficio importante, e si era sempre occupato di ricerca e di tutela della Natura.

Franco, ti interessa qualcosa? Esterrefatto, ne ho subito riconosciuto la voce. 

Non abbiamo parlato del nostro passato, ma abbiamo chiacchierato della sua nuova passione e delle cose che metteva in mostra. Ho acquistato un oggetto fuso in ottone, un ranocchio, di fattura orientale, che mi ricordava molto un disegno di Matthioli che tengo in casa e che mi ha riportato alla mente alcune ricerche affrontate insieme, molti, molti anni prima. 

Non contento del primo acquisto, nel pomeriggio son tornato al mercatino ed ho acquistato una seconda ranocchia. È un rospo! Mi ha corretto, forse con un po’ di malizia. Non ho azzardato obiezioni: i batraci non sono mai rientrati nelle mie competenze. 

L’osservazione mi ha però riportato alla mente uno screzio avvenuto tra noi, un giorno in cui aveva presentato alla commissione di cui facevo parte i risultati ottenuti con un’”area umida” progettata dal suo ufficio per favorire la sopravvivenza e la moltiplicazione di una specie di anfibi ancora presente in Trentino, ma ormai rara, come nel resto d’Europa. 

La prima immagine che aveva proiettato documentava l’atteso accoppiamento tra rane di quella specie particolare nel sito da poco creato a quello scopo. 

Finalmente ci siamo riusciti - aveva esclamato. 

Dio mio - gli avevo risposto - mi sembra un po’ forte questa immagine … forse in Europa non apprezzeranno questa attività … come dire … da ruffiani … compiuta coi denari dell’Unione.

Tutti risero. Lui invece mi incenerì con lo sguardo. Presto scoprii che se ne era avuto a male: per un poco sono rimasto iscritto nel suo libro nero, quello delle persone da ignorare


Franco


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