Destrieri


Povero Gattamelata! Non sto seguendo la vicenda del monumento di Donatello; qui in Grecia mi limito ai titoli, e a scuotere la testa. 

Oggi però me ne ha scritto Francesco, e a me è tornata in mente una faccenda di cinque secoli fa: una flottiglia di galee sottili, ideate per risalire l’Adige quasi in secca invernale, per poi venir calate dal passo di San Giovanni fin nel Garda per combattere, sull’acqua, contro i Visconti e Piccinino, comandante generale dei milanesi. 

E’ storia e leggenda insieme. Stupì il mondo intero in quegli anni, ed ancora oggi se ne parla, quasi trasformando in favola i fatti drammatici della storia. 

Ad altri va il merito dell’impresa, ma Gattamelata, generale delle truppe veneziane, l’approvò e vi partecipò senza un attimo di esitazione. Fu ben compensato dalla Dominante, tanto che con parte dei denari ricevuti, gli eredi commissionarono a Donatello la fusione del grande, splendido, monumento equestre.

Velenose, come sempre, furono le critiche di qualche detrattore. Il fiero condottiero, si disse, monta il suo cavallo preferito: lento quanto bastava durante le cariche, ma velocissimo durante le ritirate! 


Franco



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