Frangenti
Oggi si respira! La brezza tesa ha tolto anche l’umidità lasciata dalla pioggia.
Il mare è bianco e rumoroso per i frangenti. Sull’isola di fronte, un chilometro dalla nostra spiaggia, le onde si frantumano lavando gli scogli per qualche metro in altezza. Beata la sabbia, mi vien da dire, anche se io amo gli scogli e ancor di più amo combattere in acqua contro la risacca.
Meglio così, oggi, e alla mia età, meglio entrare in acqua lentamente, fingendo sorpresa quando l’onda mi investe bagnandomi un po’ alla volta.
Poi mi butto e mi godo il refrigerio sulle spalle e sulla testa ormai arroventate dal sole.
Amo questi momenti. Li ho sempre amati. Amo saltare per tenere la testa fuori dall’acqua come facevo da bambino, spingendo coi piedi contro la sabbia, oppure tuffarmi nell’onda quando si alza troppo sopra la testa. Mi piace anche stare steso sull’acqua, braccia e gambe spalancate, e lasciarmi cullare dalle onde, aspettando il vuoto quando sono sul colmo, e comincio a scivolare verso il basso, chiuso tra due muri d’acqua.
Sono momenti che vorrei non finissero mai.
Franco
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