Sorpresa


Non è molto conosciuto. Almeno a me era del tutto ignoto. 

È un pittore veneziano, nato a metà dell’ottocento e mancato al tempo della Grande Guerra. L’ho trovato per caso, grazie alla foto di un suo dipinto riportata su di una vecchia rivista. 

Mi sono precipitato a cercare sue notizie in rete. 

Non molte, in verità, e non sempre lusinghiere, ma in compenso ho potuto ammirare una grande quantità di opere sue: paesaggi, alcuni di montagna, del Grappa e del Primiero, la maggior parte di laguna. 

Mi ci sono perduto dentro, stregato dalla luce brillante del cielo dopo una burrasca, oppure stretto dall’ansia del crepuscolo, specie quando il cielo si copre di nuvole minacciose. 

In ogni suo dipinto ho avvertito l’umanità: c’è il senso della fatica che viene dal lavoro che non termina mai, dalla vita consumata nella povertà, con le giornate spese con le vacche sui pascoli, o con le reti, e le vele, sul mare. 

Come vorrei studiare e ammirare da vicino i quadri di Guglielmo Ciardi. 

Dovrei andare a Venezia. Così potrei anche fare il confronto tra la laguna di oggi, e quella di cento anni fa. 

Sarebbe una bella sorpresa, anche questa!


Franco





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