Vanità
Quella foto, che mi ritrae impegnato in un difficile lavoro da idraulico, è simpatica ma è sbagliata!
Doveva immortalare la collaborazione perfetta tra un maestro d’arte e il suo apprendista.
Ma il mio garzone aveva deciso che era giunto il momento della pausa, pausa crocchette, molto meglio di una pausa caffè, che è roba da umani.
S’era dunque messo a riposo, steso comodamente nel posto più fresco della cucina, vicino ad un caro amico.
Ormai conosco bene Bart: è un po’ vanitoso e ci tiene molto a mettere in mostra la bellezza dei suoi baffoni. Sono dunque quasi sicuro che in quel momento di pausa si sia messo in posa, e abbia scelto la giusta angolatura del muso davanti al fotografo, e al suo obiettivo.
Guardatelo qua, in quest’altra immagine … e giudicate voi, senza farvi condizionare.
È seduto in poltrona. La mia poltrona. Quella preferita, in pelle. Ha lo stesso colore del suo mantello, miele carico, come il miele di castagno, anche se sul muso Bart s’è fatto fare delle meches bionde … biondo Marilyn. Il meglio per un bassotto spinoso tedesco, sosteneva.
Questo posto è mio, sembra anche dire, non provare nemmeno a dirmi qualcosa … umano.
Su questa poltrona ci sono io … e ci sto da dio.
Bello, vanitoso, cocciuto e prepotente!
Franco
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