Cicogne


Il telescopio James Webb ci sta dimostrando che il tempo non esiste. 

Ne sono rimasto sconvolto, ma non riuscendo a comprendere a fondo la questione, sto trascurando la portata dell’informazione. 

Del resto, per me il tempo è volato … e sto per volare via anch’io. Lo hanno già fatto  le cicogne. Fino a qualche giorno fa, qua intorno a Chrysoupoli, ogni lampione aveva la sua. Spesso stava ferma su di una zampa sola, tranquilla, e con impeccabile aplomb si passava il becco tra le penne; becco rosso gli adulti, nero i giovani dell’anno. Alcuni pali della luce sono stati sistemati per accoglierne il nido, grande, robusto, occupato per anni ed anni sempre dalla stessa coppia. Le cicogne sono abitudinarie, e monogame. La coppia torna sempre nello stesso posto, e cova le uova sempre nel solito nido. 

Una famigliola è vicina di casa di Giorgio e di Terpsi; sono tre anni che la vedo su quel palo della luce. Quando vado a casa dei nostri consuoceri, appena sceso dall’auto saluto anche le cicogne, come fossero parte della famiglia.

Quando me ne vado, c’è sempre un arrivederci, fatto con la mano, anche per loro. 

Sono belle, tranquille, confidenti; e coi piccoli ci sanno fare. 

Se ne sono andate anche loro, un paio di giorni fa. Chissà dove sono volate: forse in cerca di un po’ di fresco, nell’inverno sudafricano.

Mi piacciono … sono molto più simpatiche delle gazze chiassose che, a Padova, si sono appropriate del mio giardino!


Franco



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