Viaggio
Siamo in autostrada. Guida lei, io cerco di tenere a bada il mal di schiena che mi tormenta da qualche giorno. Provo a scrivere. Appunto solo qualche idea. Difficile concentrarsi; ancora più difficile centrare i tasti con le dita sullo schermo del tablet, che vibra, si sposta sul più bello. E poi c’è sempre da ammirare qualcosa, in Italia. Anche se stiamo attraversando campagne con paesini persi nell’oro bruciato delle stoppie, il paesaggio vibra di una bellezza che tocca l’anima. Trasuda storia, trasmette messaggi di umanità, di ingegno, di cura per i campi, che sono cibo, sono vita. Ogni contrada ha un suo profilo, e io mi perdo nella scoperta di nuovi scorci di cultura, di bellezza.
Aspetto di cogliere il primo lampo azzurro di mare. È questione di attimi, e poi l’acqua ci farà compagnia fino all’arrivo.
Attendiamo da tempo questa nostra settimana di pace. Confido nel paracetamolo: non voglio aver paura di ogni mio passo, e della pugnalata che mi può trafiggere all’improvviso. Che siano giorni di quiete, nel profumo dei pini e del mirto, nel frinire incessante delle cicale, con gli occhi persi nel blu profondo del mare.
Si va tranquilli verso questo sogno.
Sereni.
Franco
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