Orgoglio
Tre giugno. Lezione sul campo in uno degli ultimi anni del mio insegnamento.
Traditi dal tempo: una nevicata improvvisa a duemiladuecento metri di quota. Abbiamo dovuto spingere a mano il pulmino che ci aveva portati fin lassù: lo abbiamo girato in modo che potesse poi riportarci in valle alla fine della nostra esercitazione.
Si doveva arrivare fino a duemilacinquecento.
Furono ore difficili, davvero: nessuno era veramente preparato per il gelo di quel giorno, e nemmeno era attrezzato per affrontare la neve su quei sentieri, sul granito di Cornisello lisciato dal ghiaccio di migliaia d’anni fa.
Ricordo l’entusiasmo dei ragazzi, e la loro voglia di mettersi alla prova.
Però, poter osservare un posto magico come quello, alla base degli spalti possenti dell’Adamello, dove si potevano toccare i primi lembi di ghiacciaio … volete mettere? Non si poteva sprecare un’occasione così ghiotta di poterlo raccontare ai compagni che non erano saliti con loro fin lassù.
Ecco il motivo della foto: un pizzico di orgoglio.
Si, ci sta tutto!
Franco
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