Paura
Ne avevamo a lungo parlato con Fabio un giorno in cui era tornato da Oxford dove era andato per preparare la sua tesi di laurea. Ci raccontò di una esperienza compiuta a Pinewood, l’Hollywood inglese. Lì stanno studiando come si stimola la tensione e la paura … - ci diceva - ci sono aspetti psicologici che noi diamo per scontati, ma non è proprio così …
Alcune considerazioni di Fabio mi colpirono in modo particolare. Ricordo un passaggio su cui poi ho a lungo pensato e ripensato: ad esempio, un robot, dunque una macchina, fa paura e genera tanta più tensione, a parità di comportamento, quanto più gli vengono date forme e espressioni simili a quelli di tutti noi. All’opposto, piace, appare innocuo, ed anche simpatico, quando richiama, soprattutto se con una certa approssimazione, l’aspetto degli umani.
Fabio mi ha convinto.
Al supermercato ho acquistato un colino, tra i molti altri disponibili, solo perché mi ricordava un bimbo cui sta spuntando il primo dentino. Mi è sembrato tenero, indifeso e mi ha fatto sorridere. Proprio l’opposto dell’ansia che mi avrebbe trasmesso un colino con le sembianze di Frankenstein, oppure, peggio ancora, con quelle di Schwarzenegger-Terminator
Franco
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