Giorno e notte


Puoi intitolare il post Vacanze di Natale, mi ha detto Matteo, cui avevo chiesto di poter usare alcune fotografie che aveva scattato qualche giorno fa. Gliele avevo domandate senza alcuno scopo particolare; mi piacevano, e basta. Mah … - gli ho risposto - mi hanno colpito, ma non so ancora cosa potrei scriverci … vedremo.

Anche oggi ho studiato due di quelle immagini di Matteo. Hanno lo stesso soggetto, visto con due diverse angolature. Una è stata scattata al mattino, l’altra la sera, con mille lampade accese nei palazzi, che hanno le facciate inondate di luci. M’è venuto d’immaginare Matteo mentre percorreva una larga e ricca strada di una bella città del Nord Europa, carica di storia, di cultura e di arte. Un luogo da visitare, magari anche da viverci … . È Bruxelles - mi ha poi confermato al telefono - avevo d’andare per uffici.

No, credo che non sia città per viverci, ho allora pensato, condizionato da quelle parole; riguardando le fotografie mi è parso di avvertire un’aria fredda, rarefatta, un po’ burocratica, come se in quel luogo mancasse il calore dell’umanità. 

Pensa invece alle nostre città! Sono baciate dal sole, hanno calore e colore, un’anima che ricorda il Mediterraneo anche quando si è in montagna. 

Anche nelle fotografie, da noi pare di sentire il chiacchiericcio della gente, a volte si avvertono anche i profumi del pranzo o della cena … 

Beh, d’accordo, da noi non c’è quell’ordine, e quella pulizia. Però c’è la gioia di stare insieme, di condividere il bello di ogni giornata, oh si, sia di giorno, sia di notte, insomma, una certa confusione tutta italiana, unica e irripetibile.

Proprio una bella differenza!


Franco




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