Galanthus


Ci sono due possibili scenari, direbbe un climatologo: o gli si cambia nome … o cambia la specie.

Bucaneve, Galanthus nivalis, non va più bene. 

Il mio, cioè quello che tengo in giardino, ha una storia che da sempre mi rallegra, mi dona vibrazioni … primaverili. 

Avevo appena terminato un mio impegno, in Cansiglio, presentando un nuovo piano alla presenza di un sacco di notabili, lassù, in una fredda giornata di febbraio. Me ne tornavo lentamente verso casa, intorcolandomi in pensieri discordanti: quando tornerò quassù? … Però, è faticoso arrivare puntuali fin qua!

C’erano ancora chiazze di neve ai margini della strada. Fu un caso vedere i bucaneve in quelle condizioni. Mi fermai per scattare una foto, un ricordo per il futuro. Poi s’accese l’idea! 

Recuperato il mio coltellino, con infinita pazienza, attento a non sciupare la piantina e a non essere veduto mentre compivo il misfatto, ho raccolto il mio ricordo di un paio d’anni di lavoro e l’ho portato con me a Padova. 

Studiai a lungo dove potevo collocarlo in giardino. Per anni non ho veduto alcun fiore, ma poi la natura ha prevalso sulla mia superficialità: fiori in abbondanza, in febbraio, proprio come in Cansiglio.

È un po’ che il mio bucaneve non fiorisce più. Solo un rigoglio di foglie verdissime, ma nessun fiore. E dov’è la neve? - sembra dirmi. 

Hai ragione, amico mio, ti ho strappato da casa, e non sono in grado di restituirti il tuo ambiente!

Che vergogna! Perdonami.


Franco


La foto è di Carmen


Commenti

Post popolari in questo blog