B/N
Ci penso spesso. Dario e Danilo se ne sono andati, e così molti ricordi di Villabalzana sono rimasti senza protagonisti. Giochi, corse, campi e stalla, chiacchiere e baruffe … erano la quotidianità, viva, forte, luminosa. Me ne restano solo immagini sbiadite.
Vieni a parlare dei tuoi ricordi su a Villabalzana? Tra di noi, con quelli che non son potuti venire ad Arcugnano alla presentazione del tuo libro?
Me lo ha chiesto Carlo, anzi, Carletto, come io e Danilo chiamavamo il più piccolo del gruppo.
Ho detto subito di si, preso dall’entusiasmo di poter rivivere tante amicizie dopo così tanto tempo: sessanta, settant’anni …
Quali amicizie? Di bambini c’eravamo solo noi, che oggi superiamo i settant’anni. Tutti gli altri ragazzi di lassù avevano almeno l’età dei miei fratelli, e dunque sarebbero oggi quasi novantenni. Se ancora c’è qualcuno di loro.
Me ne rendo conto solo ora: parlerò della mia vita, e della mia memoria, quasi a degli sconosciuti. Nessuno può ricordare i miei nonni, e nemmeno la mia mamma, il papà e la Gemma, che pure era nel cuore di tutti.
Che malinconia!
Anche Villabalzana, con la magia della mia vita selvatica da bambino libero tra campi e boschi, diviene un luogo di solitudine, senza rumori, senza colore.
In bianco e nero, e muta, come i film di una volta!
Franco
Sabato 29 giugno, ore 20:00
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