Buongiorno
Ma dai, Alessandra, perché non si dovrebbe sperare in giorni migliori?
D’accordo, TV e giornali ci sommergono di pessime notizie. Guerre e disastri ovunque, lazzaroni che sembrano impegnati a rendere il mondo sempre peggiore, e il continuo declino dei valori che un tempo si attribuivano all’umanità.
Però mi ostino a leggere il giornale mentre faccio colazione. Poi mi intestardisco a guardare il telegiornale, a pranzo e ancora a cena. A fine giornata mi rendo conto che lo stomaco e la digestione urlano il loro disappunto e così mi caccio in letto brontolando.
Eppure, in quegli istanti prima del sonno, si accende la speranza che l’indomani mi potrà essere annunciato qualcosa di buono, di positivo.
Perché non dovrebbe accadere?
Va bene, mi accontenterei anche di una notizia piccola piccola, ma positiva, di una immagine che possa donare un istante di serenità, magari anche un sorriso, una emozione per qualcosa d’inatteso.
Come ogni mattina apro la finestra e lascio che lo sguardo corra sul giardino. Il solito giardino …
No, oggi è diverso … mi tocca la fortuna di catturare il primo sole che arrossa la corteccia dei pini … con la rugiada che ha lavato e rinfrescato il verde del corbezzolo e … ecco la novità … c’è una montagna d’oro che impreziosisce il melograno.
Resto lì, a perdermi in quella meraviglia.
Scatta una foto, mi dico.
Ma no, lo sai, ne abbiamo discusso mille volte, l’obiettivo non ha cuore, non coglie le emozioni … una foto serve proprio a nulla!
Forse hai ragione, mi rispondo, però … l’immagine conserva la memoria.
Fallo, dai, scatta una foto fin che dura questa magia … potrai poi dire, almeno a te stesso, che qualcosa di bello e di buono in questo mondo è rimasto.
Almeno per oggi.
Franco
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