Atlante

Forse ne aveva favoleggiato già il maestro Lucio, alle elementari. 

Di sicuro alle medie avevo studiato che erano tra le montagne più importanti della Terra. 

Altissimi, barriera contro i venti dell’oceano, creavano il deserto dietro a sé. 

I monti dell’Atlante mi erano rimasti impressi nella mente, e nel cuore. 

Mitici, come il loro nome, quello del Titano condannato a reggere la volta del cielo sulle proprie spalle. Mostrandogli la testa di Medusa, fu Perseo a pietrificare Atlante, che divenne la catena di monti di fronte all’oceano.


A differenza dei venti, pur se a fatica, ho superato la catena dell’Atlante attraverso un valico posto a 2400 metri, come il passo Pordoi. Ricordo ancora il freddo birbone, e la vista mozzafiato che da un lato spaziava fino al blu dell’oceano e, dall’altro lato, verso l’oro sconfinato del deserto sassoso del Sahara.

Salendo verso il valico mi stupivo per i colori delle rocce, una tavolozza in cui si stemperavano cento toni di grigio, con pennellate di rosso, di verde e di blu d’oltremare, con lacerti candidi di neve e verdi fazzoletti di cedri polverosi. 

Lungo la strada strettissima, quasi una scalinata di tornanti, scendevano vetusti autocarri carichi di blocchi di granito cavato chissà dove. Il nostro autista guardava attentamente verso il monte temendo d’incrociare quei camion; vedendone uno, accostava per tempo, sistemando il suo sgangherato pulmino in apposite anguste piazzole che parevano sospese sul vuoto. 

Quello non è in grado di fermarsi - ci diceva in francese - per questo la strada è sua! 

Sogno ancora il soffio fumoso e rombante di quegli autocarri che ci sfioravano coi freni cigolanti: il peggior incubo per un guidatore di pianura. 

Poi il passo, ed infine il deserto, una distesa infinita di pietre! Non allontanatevi troppo - si raccomandò la nostra guida - cento metri e non riuscirei più a vedervi … e a trovarvi. E poi attenti alle vipere … sono dappertutto! 

Ci stringemmo come pecore … ansiosi di risalire nel pulmino, divenuto all’improvviso il luogo più sicuro in cui trovare rifugio.


Franco 





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