Seme
Parlo spesso a persone che solo io riesco a vedere, e a sentire.
Non è follia: è solo desiderio di mantenere un legame con chi ho amato e che ora non c’è più.
Così mi trovo a chiedere alla mamma di ripetermi i suoi racconti sul Brasile, e al papà se ha la pazienza di spiegarmi qualcosa sui differenziali, o sugli integrali, come se ancora avessi da superare una interrogazione.
E poi c’è la Gemma, e Fernando, che dovrebbero aggiornarmi ogni fine inverno od ogni primavera su come prendermi cura delle viti o degli ortaggi che mi ostino a coltivare in un angolo del giardino. Mille cose mi riportano alla mente i miei cari: le seggiole da sistemare, o la falciatrice che non parte … ed ecco Pier Lorenzo che mi rimbrotta, e le mie sorelle quando mi torna in mente Villabalzana e la lavanda che potavano ogni fine estate …
Oggetti e pensieri che si trasformano in veicoli magici che mi portano a spasso nel tempo.
Oggi, a Ronzone, Lucio è tornato dall’orto tenendo una piccola mela nella mano. Mi si è fermato il cuore, e il respiro, mentre mi tuffavo nel mare dei ricordi. Eccolo qua … il papà che sale dal Vignale mostrandomi una piccola mela screziata, come questa di Lucio … che per l’emozione quasi non ascoltavo mentre mi parlava di varietà di frutta che stanno scomparendo, soppiantate da altre che hanno solo il pregio d’avere nomi strani, sempre stranieri.
Io vedevo una mela antica, che settanta anni fa rosicchiavo con gusto; mi era stata donata non dal papà, ma forse dal nonno, o dal bisnonno, o da qualche vecchio di Villabalzana che aveva piantato quel melo magari cinquanta, o cento anni prima che io nascessi. Ed io ne gustavo golosamente il lavoro.
Dall’orto è salita anche Ilaria, che mi ha donato un pugno di fagiolini appena raccolti.
Sono grossi, carnosi, saporiti e senza filo - mi ha detto, con una punta di orgoglio - non se ne trovano più di questa varietà … solo mia suocera, che ha novantaquattro anni, ne raccoglie i semi e ne continua la coltivazione. I semi lei li ha avuti dalla sua mamma, o forse dalla sua nonna …
Cerco di calcolare gli anni di quella delizia che assaporerò per cena, ma il pensiero è un altro: non sono solo io a parlare con chi non c’è più. Basta un piccolo seme, ed ecco la magia … c’è stato ancora una volta un contatto tra generazioni, davvero lontane tra loro.
Che meraviglia!
Franco
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