Venti grammi


Era rimasta con la mano a mezz’aria, la bocca aperta, la parola spezzata a metà.

M’ero fermato anch’io, perplesso per quell’interruzione improvvisa di cui non capivo il perché.

Guarda … - si scosse - qua ci sono quarant’anni di lavoro …

Nascosta tra cianfrusaglie portate dal Dipartimento quando era andata in pensione, spuntava una chiavetta rivestita di gomma rossa. Gliela avevo procurata perché vi potesse sistemare, a modo suo, le presentazioni dei suoi corsi di Anatomia, da quelli per gli studenti del primo e del secondo anno di Medicina, fino a quelli per i medici delle Scuole di Specialità.

Mi pentii subito della stupida battuta che m’era scappata di bocca. Pensa - avevo detto - quarant’anni di lavoro, ma di lavoro leggero, direi … sono si e no venti grammi di chiavetta!

Non s’era incavolata, come sempre faceva alle mie uscite nello stile di Groucho Marx. Si era solo incupita, pensando ad altro.

È diventata vecchia anche lei … guarda, la gomma ora è rigida, e si sta screpolando … e poi ingrigisce, come fanno i tuoi capelli …

Mi sono avvilito anch’io, ricordando il suo entusiasmo nell’imparare i rudimenti di Word e di Power Point, che poi aveva via via affinato rendendo le sue presentazioni capolavori nell’arte della trasmissione delle idee, e dell’insegnamento.

Ho tentato di rimediare alla mia stupidaggine con un’altra battuta: sei fortunata … pensa che S … (il mio professore) non ha potuto portarsi a casa l’epidiascopio e le diapositive 6x6 che usava a lezione!

Non capisci nulla - mi rispose con gli occhi divenuti tizzoni accesi - non mi commuove l’evoluzione delle tecniche di insegnamento, alle quali mi sono adeguata, ma la consapevolezza che il tempo è passato in fretta. Anche il tempo è stato imprigionato in questi venti grammi di gomma screpolata.

Io non ho nemmeno quella - borbottai - le mie presentazioni, gli appunti, le dispense preparate per gli studenti … sono dispersi chissà dove, molecole di fatica imprigionate nella grande nuvola che ci sta tutti assorbendo. Quando scorderò le mie password … di Franco non resterà più traccia… 


Franco


Venti grammi: quaranta anni d’insegnamento di Anatomia Umana




Commenti

  1. ...per un attimo non concordo con il prof.: le sue voluminose e ricche dispense (1gialla e 2grigia), le sue lezioni, l'Istituto di selvicoltura ed Ecologia...il mitico prof Susmel; non solo non si è perso nulla, ma tutto si è armonicamente stratificato nei ricordi di tutti noi studenti...chi non si ricorda dell'allora dottor Franco Viola e del suo incedere con il camice svolazzante nei corridoi dell'istituto ? Per me sicuramente tutto questo insieme è, e rimane, magari forse un po' idealizzato, un bellissimo sogno! Grazie.

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