Giroscopio


Avevo quattro anni? Sarebbe stato il Natale del 1950, oppure la Befana del ’51, cioè due settimane più tardi. Mi avevano regalato una trottola; me la ricordo enorme, coloratissima, rumorosa. Uno spettacolo!

Spingevo sul pomello collegato a una lunga “vite” che entrava senza fatica dentro la trottola, che era di latta; la manovravo due-tre volte per farla girare sempre più velocemente. Alcuni fori aperti tutto intorno a quella sfera colorata e un po’ schiacciata, dotati di una linguetta che vibrava sotto la spinta dell’aria, facevano fischiare il mio giocattolo: un sibilo acuto che faceva impazzire tutti in casa. A me invece piaceva tantissimo. 

- Pare l’allarme del tempo di guerra - brontolava la Gemma - quando stavano per arrivare gli aerei inglesi o americani a bombardare. 

Al ricordo, ancora recente, la mamma faceva il segno della Croce.

Mio fratello Pierlorenzo si era lanciato in spiegazioni tecniche, partendo da lontano, cioè dal principio del giroscopio; - fin che la trottola gira, resta in equilibrio sul suo asse … dipende dalla massa e dalla velocità angolare - … Pierlorenzo si entusiasmava a spiegare il principio fisico su cui si basava il mio nuovo giocattolo; tutti gli altri in casa si chiedevano invece a cos’altro potesse essere utile quel principio della scienza oltre che a far durare la sofferenza dei timpani dell’intera famiglia.


- Quando mi hanno “rimontato” si sono dimenticati di mettermi dentro la trottola! - Avevo esclamato una mattina, con aria avvilita, durante l’ora di riabilitazione cardiologica cui devo partecipare tre volte a settimana. Mi ero dovuto appoggiare al muro della sala per non cadere per terra a causa d’un fastidioso capogiro.

Mi hanno guardato tutti con aria perplessa.

- Si, la mia trottola non fischia quando ruota, ma è pur sempre un giroscopio perfetto. Chissà dove è finita, ma senza la mia trottola sono proprio squilibrato! - avevo cercato di giustificare la mia battuta.

- Certo, sei matto da legare - se ne è uscito il terapista che mi segue - del tutto squilibrato a dire queste cose.

Mi è dispiaciuto per lui. In un colpo solo aveva dimostrato di non conoscere il principio del giroscopio, ma, soprattutto, aveva rivelato a tutti di non avere mai giocato con una trottola, quand’era bambino!


Franco


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